Buone pratiche nell'attuazione del Piano d'azione dell'UE contro il traffico di fauna selvatica

Anno
2018
Stato
In corso
Paese capofila e contatto
Tags Biodiversity Good practice HD-Habitats Wildlife crime

Descrizione del progetto e obiettivi

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L'attuazione del Piano d'azione dell'UE contro il traffico di animali selvatici richiede un ampio sostegno, non solo da parte delle istituzioni dell'UE, ma anche delle agenzie dell'UE – Europol ed Eurojust –, degli Stati membri e delle loro agenzie competenti, delle delegazioni dell'UE, delle ambasciate degli Stati membri nei Paesi terzi.

Questo progetto mira a sostenere l'effettiva attuazione del Piano d'azione dell'UE identificando le buone pratiche, promuovendo la cooperazione transfrontaliera e facilitando lo sviluppo di strumenti e strategie pratiche per le autorità preposte all'applicazione della legge in tutta l'UE e i membri dell'IMPEL.

Prima Fase 2020-2023

Tra il 2020 e il 2023, il progetto si è concentrato sull'organizzazione di ispezioni congiunte e workshop tematici in più Stati membri dell'UE, favorendo lo scambio di buone pratiche e soluzioni alle sfide comuni di attuazione. Si è inoltre concentrato sull'analisi delle strategie di intelligence per combattere il crimine organizzato contro la fauna selvatica e sulla produzione di rapporti dettagliati con casi di studio, risultati delle ispezioni, lacune nell'applicazione e indicazioni pratiche.

"A Guidance on EU Action Plan against Wildlife Trafficking" e altri rapporti di progetto sono pubblicati sotto "Project Outputs" menu sul lato destro.  

Passi successivi e attività previste

Sulla base dei risultati della prima fase, la prossima fase del progetto (2025–2027) mira ad aggiornare, perfezionare e diffondere ampiamente la guida di riferimento esistente, con una forte attenzione all'attuazione nella pratica. Le attività previste comprendono:

  • La realizzazione di ulteriori workshop e ispezioni congiunte per testare e migliorare la guida;
  • Migliorare la collaborazione transfrontaliera tra le autorità preposte all'applicazione della legge, tra cui polizia, pubblici ministeri e giudici;
  • Promuovere l'armonizzazione delle pratiche e l'interpretazione degli strumenti e della legislazione dell'Unione europea;
  • Identificare e affrontare le lacune nell'attuazione, in particolare per quanto riguarda le specie non elencate nel CITES;
  • Sostenere gli sforzi per affrontare il traffico di fauna selvatica online e il crescente commercio di animali domestici esotici;
  • Aumentare la consapevolezza pubblica dei risultati della valutazione e dell'impatto più ampio del commercio illegale di fauna selvatica;
  • Collaborare con attori internazionali come UNODC, ICCWC, ENPE, EUFJE ed EnviCrimeNet per allineare gli sforzi globali e regionali;
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  • Migliorare la formazione, lo sviluppo delle capacità e la specializzazione lungo tutta la catena di applicazione della legge.

In definitiva, il progetto contribuisce a rafforzare il ruolo dell’Europa nella lotta globale al traffico di animali selvatici e garantisce un’azione più efficace e unitaria combinando strumenti pratici, approfondimenti giuridici e strategie sperimentate sul campo.

 

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