Negli ultimi anni è cresciuta la consapevolezza della necessità di integrare i funghi (macrofunghi) nelle politiche ambientali europee al pari di animali e piante, al fine di proteggerli nei loro habitat naturali.
Nonostante ciò, attualmente la legislazione ambientale europea si concentra sulla protezione di piante e animali, escludendo i funghi, che sono componenti essenziali degli habitat terrestri. Inoltre, i macrofunghi possono essere utilizzati come indicatori per descrivere le condizioni ambientali delle foreste e di altri habitat terrestri.
Per colmare questa lacuna, i funghi dovrebbero essere incorporati nei processi legislativi e decisionali e nelle iniziative di conservazione e ambientali, per creare una strategia di conservazione completa.
In questo contesto, il primo passo è quello di raccogliere i dati esistenti sui macrofunghi nell'UE e di stabilire protocolli e standard comuni di censimento/monitoraggio, così come quelli esistenti per le piante e gli animali.
Riteniamo fondamentale che gli organismi ambientali coordinino queste attività senza lasciarle solo nelle mani di associazioni, enti privati e Università.
L'obiettivo generale del lavoro del progetto è quello di supportare:
- Estensione del campo di applicazione della legislazione ambientale europea esistente con i funghi in relazione al monitoraggio degli habitat e della biodiversità e alla protezione/ripristino delle foreste
- Integrazione delle specie fungine nella Direttiva Habitat
- Sviluppo di una piattaforma di database dell'UE per il monitoraggio dei macrofunghi.
Il risultato atteso della prima fase del progetto (nel periodo luglio 2023 – dicembre 2024) è la formulazione di raccomandazioni e proposte per l'inclusione dei funghi nelle politiche ambientali dell'UE.
Relazione dell'indagine JoNeF
Il team del progetto JoNeF ha sviluppato un'indagine basata su un questionario che è stato distribuito da ottobre a dicembre 2023 alle organizzazioni membri dell'IMPEL e non, contattando esperti e istituzioni interessati alla conservazione dei funghi e alla raccolta di dati.
Hanno risposto al questionario persone provenienti da trentadue Paesi europei. Le risposte hanno mostrato l'interesse per l'argomento e le differenze tra i vari Paesi.
Alcuni Paesi europei hanno sviluppato leggi, politiche e piani per lo studio della diversità fungina e per la sua protezione, mentre altri non hanno alcuna legge specifica sulla conservazione dei funghi.
Questa variabilità evidenzia l'assenza di un quadro operativo europeo comune (o di una direttiva europea comune), e quindi la mancanza di politiche ambientali e iniziative scientifiche comuni a livello europeo. Questa mancanza incide sulla possibilità di ottenere un quadro omogeneo di conoscenze sulla diversità fungina nei Paesi europei, dal momento che i diversi sistemi di acquisizione dei dati non possono essere interoperabili in assenza di regole comuni.
Qui è possibile scaricare il JoNeF Survey Report, approvato dall'Assemblea Generale durante la riunione del 26-28 giugno 2024.